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Channel: Politica Archivi - BGS News - Buongiorno Südtirol
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Bolzano. “Voto solo ai residenti, rischio annullamento elezioni politiche”, secondo Biancofiore

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Questione di principio, spiega Biancofiore, ma c’è anche il fatto che Forza Italia starebbe pensando di candidare in loco “persone di spicco”.
Urge por mano alla normativa delle elezioni politiche di Bolzano e Trento perché “ogni cittadino che non risiede in Regione può fare ricorso per incostituzionalità.” Tanto secondo la deputata Michaela Biancofiore, coordinatrice regionale di Forza Italia, perché le suddette leggi elettorali condizionano la possibilità di elezione passiva al fatto di essere residenti in regione, e per il Trentino, al fatto di essere residente in provincia.
Le uniche limitazioni all’elettorato passivo possono essere quelle relative all’indegnità morale, o per effetto di sentenze penali – spiega Biancofiore- e non certo per il fatto di risiedere o meno nel territorio in cui si vota. “Ogni cittadino italiano può candidare dove vuole e quindi anche fare ricorso se questo diritto fondamentale non gli è concesso”, dice la deputata.
Si tratta di una questione squisitamente di principiospiega inoltre la coordinatrice regionale di Forza Italia – “su cui pendono già una trentina di sentenze che mi danno ragione, ma c’è anche il fatto che Forza Italia starebbe pensando di candidare in loco “persone di spicco.

In foto, Michaela Biancofiore

 

 

 


Bolzano. Concessione A22, fronte comune Bolzano, Trento e Bologna, presupposto collegamenti secondari

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Incontro fra Kompatscher, Rossi e Bonaccini. Linea comune per chiedere al governo la concessione A22, presupposto per le opere secondarie.

Fronte comune fra Bolzano, Trento e Bologna per chiedere al governo la concessione A22. I presidenti delle Province di Bolzano e Trento, Arno Kompatscher e Ugo Rossi, hanno incontrato a Bolzano il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Fra i temi al centro del vertice, la concessione autostradale per A22, considerata presupposto fondamentale per altri progetti di rafforzamento dei collegamenti secondari come la Cispadana e la Campogalliano-Sassuolo. Pur distanti geograficamente, infatti, sia il collegamento autostradale Campogalliano-Sassuolo che la cosiddetta Cispadana, ovvero la bretella tra A22 e A13 tra i caselli di Reggiolo-Rolo e Ferrara Sud, sono progetti strettamente interconnessi al più ampio rafforzamento del corridoio del Brennero
Si è trattato di una preziosa occasione di confronto – precisa Kompatscher – sull’importanza e la strategicità di alcune opere infrastrutturali, la cui sollecita realizzazione rappresenta un valore aggiunto per lo sviluppo e la crescita dei territori interessati””L’auspicio comune – ha evidenziato Rossi – è che il ministero delle infrastrutture e dei trasporti possa fare propria nel più breve tempo possibile la proposta di affidare la concessione autostradale A22 a una società in-house interamente pubblica, favorendo un ampio confronto con gli enti locali e assumendo sollecitamente una posizione chiara nell’interesse dell’intero Paese e del suo sistema produttivo.

In foto, Kompatscher, Rossi e Bonaccini

Bolzano. Giorgia Meloni, “Il centrodestra deve correre unito, ne parlerò con Salvini”

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“Non si perda l’occasione di avere un’adeguata rappresentanza del gruppo italiano, in modo da potersi opporre alla politica prevaricatrice della Svp, quindi alle prossime elezioni il centrodestra dovrebbe correre unito, Lega e civici compresi”. Così Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d’Italia ieri a Bolzano per fare il punto sulle prossime elezioni e per rinsaldare i rapporti con l’Alto Adige nel cuore. Affiancata da Marco Galateo coordinatore provinciale e da Alessandro Urzi, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, nella sede di via Locatelli, la Giorgia nazionale ha esibito il suo consueto piglio deciso nonostante il duro colpo subito a Trento dove due giorni fa quando la Lega ha annunciato la candidatura di Fugatti presidente per le elezioni provinciali del 21 ottobre.
“Qui il discorso è diverso, c’è una minoranza da salvaguardare ed è quella italiana – ha spiegato Meloni-  e se la Lega dice sempre “prima gli italiani”, non vedo poi come possa dire di no a una lista unitaria che difenda proprio gli italiani di qui. Gente che deve subire l’arroganza della Svp e del suo partner Pd, oltre che regole assurde come quelle che per mantenere proporzionale e bilinguismo assistiamo al peggioramento della sanità tra scarsità di medici e attese interminabili. Noi chiediamo pari diritti, pari opportunità per il gruppo italiano che in questi anni è rimasto discriminato. Troppe regole qui sono applicate male anche nel silenzio generale dello Stato italiano.” Ha poi detto che tutto ciò sarà argomento di un incontro con Matteo Salvini “affinché non si perda l’occasione di avere un’adeguata rappresentanza del gruppo italiano.”

In foto, Giorgia Meloni

 

Doppio passaporto, secondo Reinhold Messner va dato anche ai Trentini

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Fa ancora discutere la questione relativa al doppio passaporto. Ieri ha preso la parola il re degli ottomila Reinhold Messner dalla Valle del Chiese chiarendo che tale opportunità andrebbe riconosciuta anche ai Trentini. “A me non serve, sono contento di quello che ho e caso mai vedo in futuro, non per me ma per i miei figli, l’introduzione di un passaporto europeo”, ha dichiarato Messner, enunciando che se a Vienna e a Roma dovesse essere deciso che i sudtirolesi di lingua tedesca e di lingua italiana possono avere il doppio passaporto, tale opportunità dovrà essere dato anche ai sudtirolesi di lingua italiana e in particolare ai trentini. “La popolazione del Trentino ha difeso la propria Heimat, parte del regno austroungarico fra il 1914 e il 1918. Chi vive in questa terra, una volta chiamata Welschtirol o Südtirol, che allora non era Bolzano ma il Trentino, ne deve avere diritto. Non vogliamo un’altra lite solo perché qualcuno ha l’idea di dare il passaporto solo a un gruppo o a due gruppi linguistici. Non si può dividere il gruppo italiano tra Trentino e Bolzano”, ha altresì spiegato Messner.

Alto Adige. Cornelia Brugger ritira la sua candidatura per le elezioni provinciali

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Le elezioni provinciali del 21 ottobre non mi vedranno partecipare come candidata. Dopo settimane di intensa riflessione, a volte anche sofferta, ho comunicato ai vertici dei Verdi la decisione di ritirare la mia disponibilità. Alla base di questa scelta ci sono, in primis, motivi personali che non mi consentono di poter dare quel contributo ampio e totale necessario in una tornata elettorale che, forse mai come questa volta, si presenta complessa e difficile per le forze politiche ambientaliste, sociali, riformiste e progressiste. Forte anche in Alto Adige soffia, infatti, quel vento di destra e populista che, con le elezioni politiche del 4 marzo, ha spazzato via o ridimensionato fortemente la sinistra e il centrosinistra nel suo complesso – scrive Cornelia Brugger in una nota – evidenziando che quel voto avrebbe dovuto far avviare da subito una riflessione e un ragionamento per cercare, anche se stretta e tortuosa, una strada che portasse a un’unità tra soggetti ambientalisti e sociali. Non una somma di sigle, ma un percorso più ampio che coinvolgesse, oltre a partiti e movimenti, cittadini, associazioni presenti sul territorio. Si è, invece preferito, e non mi tiro indietro nell’attribuirmi colpe e incapacità, parcheggiare in un binario morto la lista unitaria di Liberi e Uguali per scegliere strade identitarie e autoreferenziali all’apparenza più sicure e di prospettiva. Ma il rischio concreto, grazie anche all’attuale legge elettorale, è che questa divisione e frammentazione nuoccia irreparabilmente a tutti – continua Brugger – che sottolinea la necessità di percorsi e dialoghi in vista delle elezioni amministrative del 2020.

In foto: Cornelia Brugger.  

 

 

 

Bolzano. “Via Druso, necessarie aree di sosta per le imprese”

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Corrarati: il Metrobus non paralizzi l’attività degli artigiani e la consegna delle merci.  

“Prendiamo atto con preoccupazione che artigiani e commercianti, le cui attività sono in via Druso o nelle vie attigue, temono la paralisi a causa degli attuali cantieri del Metrobus e dell’intera opera, una volta ultimata, per l’impossibilità di effettuare soste brevi dei veicoli per il carico/scarico delle merci o per l’attività di riparazione. Chiediamo al Comune di tenere in considerazione queste osservazioni e di prevedere sin da adesso delle apposite aree di sosta per l’attività delle imprese e la consegna delle merci”.
Lo afferma Claudio Corrarati, presidente della CNA-SHV Unione artigiani, intervenendo nel dibattito su traffico, cantieri e grandi opere per la mobilità.
“Riteniamo – prosegue Corrarati – che via Druso e il Metrobus siano un asse viario ed un’infrastruttura necessari per contenere l’arrivo di pendolari in città, ed è positivo che il Comune porti avanti le sue scelte infrastrutturali rinviate troppo a lungo. Allo steso tempo, però, c’è la necessità non soltanto di far passare i veicoli del bolzanini, siano essi imprenditori o clienti, ma anche di farli fermare per il ritiro e la consegna delle merci, oppure per raggiungere le attività artigianali, ad esempio gli autoriparatori. Riteniamo opportuno che già in questa fase di cantiere vengano studiate apposite aree di sosta breve riservate alle imprese di artigiani e commercianti, inserendo nella progettazione complessiva del Metrobus aree di sosta definitive che salvaguardino lo svolgimento dell’attività delle aziende”.
“Un metodo – conclude Corrarati – che è necessario seguire per tutte le grandi opere viarie e infrastrutturali in programma a Bolzano, in modo da non penalizzare le imprese che si affacciano sulle vie interessate dai lavori”.

In foto: Claudio Corrarati, presidente della CNA-SHV.   

Südtirol. Elda Toffol und Urban Nothdurfter kandidieren für die Grünen

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Die grüne Landtagsliste wird um zwei spannende Persönlichkeiten reicher: die Psychiaterin Elda Toffol aus Bozen und Urban Nothdurfter, Lehrbeauftragter und wissenschaftlicher Mitarbeiteran der Uni Bozen, ergänzen das grüne Team.

Bei der Landesversammlung am 9. Juni waren die ersten 28 KandidatInnen der Landtagsliste vorgestellt worden. Nach dem Rückzug von Cornelia Bruggers Kandidatur (sie dürfte heute bekannt gegeben werden) aus persönlichen Gründen, bleiben somit 8 Listenplätze zu vergeben. Das Garantenkomitee hat auch den Sommer über mit möglichen KandidatInnen gesprochen und inzwischen nimmt die Liste immer mehr Gestalt an.
Heute stellen wir mit Elda Toffol und Urban Nothdurfter zwei bekannte und geschätzte Persönlichkeiten aus dem sozialen Bereich und der Forschung vor.
Die 65-jährige Elda Toffol, Psychiaterin, arbeitet im Rahmen ihres Berufes vor allem mit MigrantInnen. Für sie reicht es in den heutigen Zeiten nicht mehr, „nur“ politisch interessiert zu sein.
„Ich spüre so etwas wie eine bürgerliche Pflicht, sich stärker politisch einzubringen. Vor allem um gewissen Mechanismen – wie eine gesteigerte Angst und die daraus resultierende Suche nach Feinden – die wir vermehrt bemerken können, entgegenzuwirken. Diese Feinde sind immer Personen, die aus irgendwelchen Gründen anders sind, sei es durch eine andere Religion oder Herkunft oder weil sie sich nicht der Norm entsprechend verhalten. Als der Diskurs um die „gefährlichen Verrückten“ um sich griff, habe ich verstanden, dass es an der Zeit ist, wieder aktiv Politik zu gestalten, wie ich es als junges Mädchen bereits gemacht habe.“
Der 38-jährige aus Taisten im Pustertal stammende Urban Nothdurfter arbeitete lange in unterschiedlichen privaten und öffentlichen Sozialdiensten in Südtirol und ist Dozent und wissenschaftlicher Mitarbeiter an der Uni Bozen. Er begründet seinen Schritt, sich als Kandidat für die Landtagswahl zur Verfügung zu stellen, wie folgt:
„Die Grünen-Verdi-Vërc sind für mich eine bewährte und zugleich innovative politische Kraft. Sie überzeugen durch die Werte, für die sie stehen und die sowohl in den Inhalten als auch in der Art und Weise ihrer politischen Arbeit unmissverständlich zum Ausdruck kommen. Mich bewegt die Sorge um einen respektvollen Umgang mit Mensch und Natur sowie um ein sozial gerechtes, offenes und zukunftsfähiges Südtirol.“
Im Bild: Urban Nothdurfter.   

Pitarelli: „Schael-Entlassung ist Heuchelei“

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Mit der Entlassung des Sanitäts-Generaldirektors Thomas Schael wolle die Landesregierung ihre eigenen Versäumnisse und Fehlentscheidungen verdecken. Dies stellt die frühere Bozner Gemeinderätin und Landtagskandidatin der Freiheitlichen, Anna Pitarelli, in einer Aussendung fest. Schael sei zudem mit einer Abfindung von 185.000 € übermäßig entgegenkommend behandelt worden. Die Südtiroler würden aber nicht vergessen, dass die Landesregierung wichtige Dienste in den Grundversorgungs-Krankenhäusern gestrichen habe. Außerdem habe sie auf Betreiben von LH Kompatscher den Proporz im Gesundheitswesen mit nicht überzeugenden Begründungen aufgeweicht, anstatt rechtzeitig nach besseren Lösungen zu suchen. Der deutschen Volksgruppe würden immer wieder Entscheidungen entgegen den klaren Bestimmungen des Autonomiestatus zugemutet. Die italienische Volksgruppe werde hingegen bevorzugt behandelt, stellt Pitarelli abschließend in der Aussendung fest.

Im Bild: Anna Pitarelli.  


Südtirol. Gedenksteinlegung zur Erinnerung an das italienische Konzentrationslager „Campo Isarco“ in Blumau

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Am 8. September gemeinsame Veranstaltung der Heimatvereine und örtlichen Einrichtungen.

Kaum zu glauben, aber wahr: Wenige Monate nach der sogenannten „Südtiroler Option“ und der italienisch-faschistischen Militäraktion gegen die Balkanstaaten wurde im Auftrag des Duce Benito Mussolinis in Blumau, unweit der Stadt Bozen, der zwölf Hektar große Wirtschaftskomplex der ehemaligen Brauerei Blumau-Vilpian in ein italienisches Konzentrationslager umgestaltet. In den bisher streng verborgen geblieben amtlichen Depeschen und Dokumenten des italienischen Innenministeriums und der faschistischen Präfektur von Bozen wurde dieses Lager ausdrücklich als KZ-„Campo di concentramento di Prato Isarco“ bezeichnet. Zuweilen wurden in diesem Lager bis zu 400 in Nordafrika festgenommene englische, australische, indische, neuseeländische Soldaten der Alliierten eingesperrt.
Nach dem italienischen Russlandfeldzug wurden hier auch Angehörige der Sowjetarmee interniert. Im KZ-„Campo Isarco“ wurden außerdem auch aus den von den Italienern widerrechtlich besetzten Balkangebieten verschleppte Zivilisten festgehalten, darunter zahlreiche Minderjährige und alte Menschen. Gefangene serbische Regimegegner wurden unter anderem für Schwerarbeiten zum Bau des Virgltunnels eingesetzt.
Daran, dass die Häftlinge ihrer Freiheit beraubt waren, ließen Stacheldraht, schwarze Milizen und Polizei und tägliche Appelle keinen Zweifel aufkommen. Für die Freilassung der Kriegsgefangenen und Zwangsinternierten im KZ „Prato Isarco“ hatten sich im Besonderen der Vatikan mit Papst Pius XII. an der Spitze und dessen Emissäre und das Internationale Rote Kreuz mit Sitz in Genf eingesetzt.
Den Beleg über die Existenz dieses Lagers und die engen Zusammenhange mit den damaligen dramatischen Ereignissen in Südtirol liefert eine vom Buchautor Günther Rauch akribisch recherchierte und aufwendig zusammengetragene Dokumentation.
Der Südtiroler Heimatbund hat nun dieses umfassende Werk mit dem Titel „Italiens vergessenes Konzentrationslager ‚Campo d’Isarco‘ bei Bozen (1941-1943)“ aufgegriffen und mit Zustimmung des Autors in Buchform veröffentlicht. Das reich bebilderte Werk wird anlässlich der am 8. September um 17.00 Uhr in Blumau stattfindenden Enthüllung und Einweihung eines des KZ-Gedenksteines vorgestellt.
Das genaue und umfangreiche Programm der vom Südtiroler Heimatbund, dem Heimatpflegeverein Karneid, den Südtiroler Schützenkompanien Gummer, Karneid und Steinegg sowie der Gemeinde Karneid getragenen und gestalteten Veranstaltung wird noch termingerecht bekannt geben.
Auch im Auftrag der Südtiroler Schützenkompanien, Heimatpflegeverein Karneid und der Gemeinde Karneid, so der Obmann des Südtiroler Heimatbundes, Roland Lang.

Decreto dignità, i senatori della Svp votano contro

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Obiettivi giusti, metodo sbagliato secondo la presidente del Gruppo per le Autonomie al Senato Julia Unterberger. 

La Presidente del Gruppo per le Autonomie al Senato Julia Unterberger è intervenuta in aula del Senato per chiarire la posizione del suo Gruppo in merito all’approvazione dell’iter di conversione in legge del decreto legge, denominato decreto dignità“Non c’era l’urgenza per procedere con un decreto, convocando in agosto e nel fine settimana l’assemblea del Senato, senza lasciare spazio alle opposizioni per apportare migliorie” afferma la Presidente Unterberger. “E non convince” – continua – “che anziché cercare di migliorare il Jobs Act, che ha creato posti di lavoro, si vuole per forza cambiare tutto, perdendo quanto di buono è stato fatto in passato. Temo – ha insistito Julia Unterbeger – che togliendo flessibilità al mercato del lavoro si perderanno posti di lavoro, senza crearne di stabili. Anche i nuovi voucher, la fretta non ha permesso di scrivere una norma adeguata: sono troppo stringenti per il settore turistico e non sono state prese in considerazione le richieste del volontariato, del commercio, degli enti locali. Con un disegno di legge, ma anche con un approccio diverso nell’iter del provvedimento, si sarebbe potuta scrivere una legge all’altezza delle aspettative iniziali. Si è sprecata un’occasione”, conclude la Presidente del Gruppo per le Autonomie.  

 

 

 

Bolzano. Stop da Roma ai 18 milioni per il tunnel sotto Via Alto Adige

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Grande la delusione a Bolzano dopo lo stop imposto dal decreto 1000 proroghe che ha sospeso la convenzione per 96 città e aree metropolitane, tra cui anche Bolzano. All’epoca dell’ormai lontano governo Renzi, il sindaco di Bolzano si trovò accettata da Roma la sua richiesta di finanziamento per progetti riguardanti le periferie degradate come previsto dal bando. Il contributo di 18 milioni approvati avrebbe dovuto finanziare la realizzazione del tunnel sotto via Alto Adige per accedere alle strutture private del progetto Walterpark (ex Kaufhaus) di Benko. Cambiato il governo, è cambiato il criterio politico per il finanziamento e così Bolzano non fa più parte delle 24 città ammesse alla convenzione, bensì tra le 96 escluse. In tutte erano 120 le città partecipanti al bando, ricordano i membri del Movimento 5 Stelle di Bolzano, i quali si domandano in una loro presa di posizione se il Sindaco abbia previsto un piano alternativo qualora i soldi non dovessero arrivare. Inoltre i pentastellati si chiedono chi pagherà le infrastrutture del Walterpark e se il Sindaco si unirà alla diffida al governo minacciata dai sindaci delle 96 amministrazioni escluse. I quesiti sono diversi, anche a Ferragosto non c’è da stare tranquilli.

Bernd Gänsbacher – „vieles funktioniert gut im Südtiroler Gesundheitswesen, aber einige Herausforderungen stehen an“

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Bernd Gänsbacher war heute Gast im Radiostudio und sprach über das Thema Sanität. In dem Interview wies er auf verschiedene Strategien hin, die sich in europäischen Großstädten bewährt haben, um Wartezeiten in der Sanität zu verkürzen. “Die langen Wartezeiten in der Notfallambulanz, die Tatsache, dass das Krankenhaus Bozen nicht ein einwandfreies Lehrkrankenhaus einer Universitätsklinik ist und die Probleme mit den inakzeptablen Wartezeiten bei Facharztvisiten im Krankenhaus müssen beseitigt werden. Vieles funktioniert gut in der Sanität, aber diese drei Herausforderungen werden wir gemeinsam angehen“, so der Mediziner Bernd Gänsbacher.

Im Bild: Bernd Gänsbacher/c-Oliver Oppitz.  

 

 

 

 

Südtirol. HGV mit Voucher-Regelung unzufrieden

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Bozen – „Die neue Voucher-Regelung wird den Bedürfnissen der touristischen Betriebe überhaupt nicht gerecht und ist nichts anderes als ein schlechter parteipolitischer Kompromiss“, urteilt Manfred Pinzger, Präsident des Hoteliers- und Gastwirteverbandes (HGV) nach der endgültigen Genehmigung des Dekretes im römischen Senat. Der HGV hat sich in enger Abstimmung mit der staatlichen Federalberghi, dem Dachverband Fipe und den Südtiroler Parlamentariern für eine weitergehende Voucher-Regelung eingesetzt. „Es ist nicht nachvollziehbar, warum Restaurants, Pizzerien, Cateringunternehmen und Beherbergungsbetriebe mit mehr als acht Mitarbeitern nicht ebenso die Möglichkeit von Lohngutscheinen in Anspruch nehmen können. Auch diese Betriebe haben die Notwendigkeit, flexibel reagieren zu können“, unterstreicht der HGV. Der HGV dankt den Südtiroler Senatoren, dass sie sich im Senat gegen das Gesetz ausgesprochen haben, weil Teile dessen in dieser Form nutzlos sind und nicht einsichtig ist, warum innerhalb des Sektors Tourismus zwischen Beherbergung und Gastronomie unterschieden wird.

Christanell begrüßt personelle Aufstockung im Gesundheitswesen

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Die Landesregierung gibt den Weg frei für über 200 neue Stellen im Südtiroler Sanitätsbetrieb. „Damit können die Wartzeiten verkürzt und der Dienst an den Bürgern sicherlich verbessert werden“, meint Arbeitnehmer-Vertreter Zeno Christanell.

Mit Beschluss der Landesregierung wird der Südtiroler Sanitätsbetrieb ermächtigt, den Personalbestand um über 200 Vollzeitstellen zu erweitern. Dabei handelt es sich um Ärztinnen und Ärzte sowie vor allem auch um Krankenpflegerinnen und Krankenpfleger. Ebenso wird neues Personal in der Verwaltung gesucht, um vor allem die Vormerkungen besser abwickeln zu können. „Diese Aufstockung des Personals wird das Land in Zukunft jährlich 12 Millionen Euro kosten – das Geld ist aber gut investiert, damit man einer Zwei-Klassen-Gesellschaft in der Gesundheitsfürsorge deutlich entgegenwirken kann“, begrüßt Zeno Christanell die Maßnahme. Nun gelte es durch attraktive Stellen, die eine moderne Balance zwischen Arbeit und Lebensgestaltung zulassen, qualifiziertes Personal nach Südtirol zu holen.

Im Bild: Zeno Cristanell.  

Von Ach: “SVP hechelt den Umfragen hinterher”

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Bozen –  Der freiheitliche Generalsekretär Florian von Ach kommentiert die jüngsten Ankündigungen der SVP im Gesundheitsbereich: “Wenn die Umfragewerte schlecht sind, kann ein Wahlkampf schon auch interessante Stilblüten hervorbringen. Jahrelang hat die SVP unser Gesundheitswesen schlecht verwaltet, unsere Kleinkrankenhäuser kaputtgespart und einsprachiges Personal an den Proporzbestimmungen vorbei eingestellt. Nun stellt sich heraus, dass die Südtiroler kurz vor der Wahl mit dem bestehenden Gesundheitssystem sehr unzufrieden sind und beim Edelweiß schrillen die Alarmglocken. Da greift man auf das altbewährte SVP-Wahlrezept zurück: vermeintliches Wahlzuckerl mit öffentlichen Geldern. So sollen 230 neuer Stellen im Gesundheitswesen geschaffen werden. Man darf annehmen, dass es sich wieder um einsprachig italienisches Personal handeln wird, wenn dieses Wahlzuckerle denn überhaupt umgesetzt werden wird. Die Sanität wird nur dann funktionieren, wenn sie dezentral organisiert ist und die Krankenhäuser im ländlichen Raum nicht kaputtgespart werden. Denn nur dann ist die Sanität nahe an den Menschen, dann wird sie als Arbeitgeber im ländlichen Raum wahrgenommen, dann werden sich Einheimische für den Gesundheitsberuf interessieren, wenn eine heimatnahe Arbeitsstelle in Aussicht steht und kein Lohndumping durch Beschäftigung von teils unterqualifizierten Auswärtigen betrieben wird. Und dann wird die Aufwertung des Pflegeberufes keine leere Worthülse sein, sondern ernst genommen. Die sture Zentralisierung auf den Wasserkopf “Krankenhaus Bozen” ist das gerade Gegenteil davon! Daher fordern wir Freiheitliche eine grundlegende Abkehr von der bisherigen Zentralisierungspolitik im Gesundheitswesen und eine Stärkung der peripheren Krankenhäuser!” so von Ach abschließend.


Südtirol. Das Team Köllensperger wächst weiter

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Die Hitze der ersten Augustwochen hat die 3. Vorstellungsrunde der Kandidaten des Teams Köllensperger nicht aufgehalten: Heute waren Uta Radakovich, Nicolas Monese, Dietmar Folie, Stefan Ties und Matthias Alber dran. “Die neuen Kandidaten schärfen das Profil des Teams in Sachen Wirtschaft, vor allem Tourismuswirtschaft und Exportindustrie, sowie im Bereich Vereinswesen, Familie, Sport. Die Zeit der Ideologien ist vorbei, hier entsteht die neue #Sammelbewegung, faktenbezogene Entscheidungen und gesunder Hausverstand statt Parteibuch und Machterhalt” so Paul Köllensperger.

Uta Radakovich, Boznerin mit Leib und Seele, Autorin und Publizistin, ist seit 1979 im Tourismus tätig. Die langjährige Erfahrung als PR- und Pressebeauftragte mit Medien aus Italien, Deutschland, Österreich und der Schweiz hat ihren besonderen Blick für Südtirol bereichert und geschärft.
„Ich erlebe tagtäglich wie begeistert man über Südtirol spricht und berichtet. Die Stärken, den Wohlstand, die Konkurrenzfähigkeit Südtirols für die Zukunft zu sichern, ist für mich wichtig. Ich bin im Team Köllensperger dabei, weil durch unsere ergebnisorientierte und verantwortungsvolle Politik die Position Südtirols auch innerhalb Europas gestärkt wird. Ein #lebenswerterRaum für alle, hier, jetzt und in Zukunft.“

Uta Radakovich

Nicolas Monese (23), Brixner, Philosophie-Student. Neben dem Studium und dem politischen #Einsatz als Gemeinderat in Brixen engagiert sich Nicolas seit Jahren mit großer Leidenschaft für die Leichtathletik, sowohl als Trainer als auch im Vorstand des Landeskomittees. “Diese Erfahrungen auf verschiedenen Ebenen haben es mir ermöglicht, die verschiedenen Facetten von Südtirol kennen zu lernen, wo die “Unterschiede” der Vergangenheit und die politischen Gegensätze kein Thema mehr sind. Das Team Köllensperger hat mich überzeugt, weil der Wert des Handelns mehr zählt als die Form. Mein Ziel ist eine gemeinsame Zukunft, ohne Vorurteile und Unterschiede.”

Nicolas Monese

Stefan Ties ist selbstständig (Freiberufler), unterstützt seit mehr als 25 Jahren Unternehmen bei der Erschließung neuer Märkte und ist Gründungsmitglied der neuen Exportförderungsgenossenschaft CCS Intersales aus Bozen.
„Ich wünsche mir wieder mehr kompetente und unabhängige Vertreter in der Landesregierung. Die liberale Grundausrichtung des Team Köllensperger hat mich überzeugt und bewogen, diese Bewegung aktiv zu unterstützen. Mein Anliegen ist die Schaffung von unternehmerfreundlichen Rahmenbedingungen, um die Konkurrenzfähigkeit im In- und Ausland zu verbessern. Exportierende Unternehmen sind der Motor der Wertschöpfung in Südtirol.
Ich setze mich für #piu competenza, #mehr Kompetenz ein.”

Stefan Ties

Dietmar Folie (34) ist vierfacher Familienvater, selbstständiger Handwerker und Gemeinderat in Terlan.
„Ich bin in ehrenamtlichen Vereinen groß geworden, habe dort sehr viel über Zusammenleben, miteinander Projekte verwirklichen, sich für eine Sache einsetzen und gemeinsam weiterbringen gelernt. Diese Erfahrungen sind unbezahlbar und ich kann sie immer wieder im Leben anwenden.
Das Ehrenamt in Südtirol trägt sehr viele Säulen unserer Gesellschaft, die bürokratischen Hürden für Vereine müssen beseitigt werden, damit einem Verein vorstehen nicht zur privaten Last wird.
Für das Team Köllensperger kandidiere ich, weil es eine Alternative in der Südtiroler Politiklandschaft darstellt. Verantwortung übernehmen und mitanpacken für uns und unsere Kinder sind meine Motivation.
Ich stehe für #Veränderung und neue Ideen.”

Dietmar Folie

Matthias Alber (25) kommt aus Vöran und arbeitet derzeit als Projektmanager in der Privatwirtschaft in Kurtatsch. Bereits seit sechs Jahren arbeitet er nebenher auch als Skitrainer des Skiclubs Schenna/Hafling und als Skilehrer in der Skischule Meran 2000. Zudem ist er Vorstandsmitglied in diversen Vereinen.
„Ich bin beim Team Köllensperger dabei, da hier etwas Wunderbares geschieht. Ein Team, das sich für eine enkeltaugliche, bedachte und faire Politik einsetzt, wo die Anliegen der Menschen ernst genommen werden. Ganz klar müssen neue und unterstützende Wege in Sachen „Förderung junger Familien, leistbares Wohnen und verbesserte Unterstützung der Arbeitnehmer“ eingeschlagen werden. Es ist zudem wichtig, dass wir endlich Rahmenbedingungen schaffen, mit welchen für die Südtiroler im Ausland eine Rückkehr wieder attraktiv wird.Mit meiner Kandidatur möchte ich mich für Themen einsetzen, welche die Lebensqualität, das Zusammenleben und die Gemeinschaft der Südtiroler verbessert und fördert. Es ist wichtig, dass alle Südtiroler, besonders die jungen Menschen, wieder mehr Freude an der Politik finden, #MutzuVeränderungen zeigen und mit dem Gang zur Wahl die eigene Zukunft in unserem Land aktiv mitgestalten.”

Matthias Alber

Im Bild: Nikolas Monese.  

 

 

 

 

Anche NOI per l’Alto Adige in corsa per le Provinciali

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Anche sul versante italiano è nato un nuovo schieramento politico per misurarsi il prossimo 21 ottobre. Il nome del movimento è significativo, NOI per l’Alto Adige, fondato il 29 giugno scorso per iniziativa dell’attuale presidente del Consiglio provinciale Roberto Bizzo sta acquisendo sempre più forma. Il simbolo è stato presentato qualche giorno fa nel capoluogo altoatesino in presenza di volti noti provenienti da schieramenti politici differenti. La lista definitiva dei candidati sarà pronta dopo ferragosto, ma dalle presenze nella conferenza stampa si evince che ci saranno dei pezzi da novanta e diversi conoscitori delle dinamiche politiche del territorio. Per ora è certa quella di alcuni amministratori locali come il Vicesindaco di Brunico Renato Stancher e il Consigliere del Comune di Bressanone Maurizio Sabbadi, oltre l’assessore di Ora Luigi Tava, l’ex forzista Enrico Lillo, Giuseppe Marino e il coordinatore Luca Bertolini. Non mancheranno donne capaci, benché la lista sia ancora in fase di elaborazione. Sembra certa la presenza di Martina Parise di Vadena, nonché di Miriam Canestrini.
Il movimento si profila come inclusivo e trasversale oltre il capoluogo e le città, in modo da poter rappresentare tutto il territorio altoatesino, in particolare il gruppo linguistico italiano.

Südtirol. Landesbeirat der Schüler fordert mehr politische Bildung in den Schulen

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Der Landesbeirat der Schüler stellt mit Besorgnis fest, dass das Interesse für Politik bei den jungen Südtirolerinnen und Südtirolern gering ist und fordert, dass im Bildungsbereich mehr für politische Bildung getan werden muss.

Lediglich 38,7 % der jungen Südtirolerinnen und Südtiroler beschäftigen sich bewusst mit politischen Themen und führen einmal wöchentlich Gespräche zum Thema Politik. Das geht aus der jüngsten Mehrzweckerhebung zu Aspekten des täglichen Lebens des ASTAT hervor. Befragt wurden junge Menschen zwischen 15 und 34 Jahren.
Der Landesbeirat der Schüler nimmt dies zum Anlass, um seine Forderung nach einem eigenen Fach „Politische Bildung und Bürgerkunde“ in den Oberschulen zum wiederholten Mal vorzubringen. „Das Ergebnis der Erhebung zeigt deutlich, dass Handlungsbedarf besteht, was die politische Bildung anbelangt“, ist Alex Fischer, stellvertretender Vorsitzender des LbS überzeugt. „Politische Entscheidungen bestimmen unseren Alltag. Ob wir beispielsweise eine Straße sicher einen Gehweg entlang gehen können oder mit einem öffentlichen Verkehrsmittel von einem Ort zum anderen gelangen können – vieles hängt von Beschlüssen und Initiativen politischer Entscheidungsgremien, Parteien und Bewegungen ab. Daher ist es wichtig, sich mit der Politik aktiv auseinanderzusetzen und sie nicht nur ‚denen da oben‘ zu überlassen“, so Alex Fischer.
Hier müsse bereits in der Schule angesetzt werden, sind die Vertreter des LbS überzeugt. „Die Schule ermöglicht Kindern und Jugendlichen die Teilhabe an verschiedenen sprachlichen, naturwissenschaftlichen, praktischen und kulturellen Tätigkeiten. Warum sollte sie nicht auch verstärkt Zugänge zu politischen Wissen und Handlungsmöglichkeiten vermitteln?“, fragt sich Fischer.
„Die Politik darf es nicht so einfach stehenlassen, dass das Interesse für Politik bei jungen Südtirolerinnen und Südtirolern so gering ist. Schließlich ist auch diese Generation gefordert, an der Zukunft unseres Landes mitzuwirken und mitzubestimmen“, so Alex Fischer abschließend.

Im Bild: Alex Fischer/c-Oliver Oppitz.  

 

 

 

 

Südtirol. Süd-Tiroler Freiheit fordert Bürgerkunde als Schulfach

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Am Sonntag ist der internationale Tag der Jugend. Für die Junge Süd-Tiroler Freiheit ist dies ein sehr bedeutsamer und wichtiger Tag für die Jugend. Es reicht nicht, schöne Reden zu halten und leere Versprechungen zu machen, die Jugendlichen erwarten sich Unterstützung und ihnen müssen Zukunftsperspektiven gegeben werden. „Denn die Jugend ist die Zukunft“, so die Jungpolitiker der Süd-Tiroler Freiheit.
Die Junge Süd-Tiroler Freiheit legt in diesen Zusammenhang ein besonderes Augenmerk auf die Ausbildung. Dies sei eine sehr wichtige Lebensgrundlage für das Erwachsenwerden und den Einstieg in die Arbeitswelt. Nicht zuletzt ist eine gute und umfassende Ausbildung eine wichtige Absicherung für Kultur und Heimat eines Landes.
Es dürfen keine schulischen Experimente wie z.B. der Gemischtsprachenunterricht (CLIL) gemacht und auf dem Rücken der Schüler ausgetragen werden. Solch unüberlegte Projekte bringen weder einen Mehrwert noch mehr Sprachkompetenz, sondern belasten die Schüler nur unnötig. Für eine sprachliche Minderheit ist unumgänglich, zuerst ein gutes Fundament in der Muttersprache zu legen und dann Fremdsprachen darauf aufzubauen, hält die Junge Süd-Tiroler Freiheit in ihrer Aussendung fest.
„Viel wichtiger wäre, die Jugendlichen in der Schule, vor dem Einstieg in die Arbeitswelt, vermehrt und genauer über Arbeitsverträge, Versicherungen und andere alltägliche Anforderungen vorzubereiten. Diese Wissensvermittlung wird zurzeit vernachlässigt und die Jugend alleine gelassen. Die Jugendlichen müssen nach der Schule wissen, worauf sie sich einlassen, was gut oder schlecht für sie ist. Denn nur mit einer gut ausgebildeten und informierten Jugend haben wir eine sichere Zukunft!“ hält der Landesjugendsprecher der Süd-Tiroler Freiheit, Benjamin Pixner fest.
In diesem Sinne fordert die Junge Süd-Tiroler Freiheit bereits seit Jahren die Einführung eines weiteren Schulfaches, sprich politische Bürgerkunde. In diesen Schulstunden sollen Jugendliche richtig auf den Ernst des Lebens vorbereitet werden.

Im Bild: Der Landesjugendsprecher und Landtagskandidat der Süd-Tiroler Freiheit, Benjamin Pixner.  

Südtirol. JG fordert wirkungsvolle Maßnahmen auf dem Weg zum Eigenheim

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Die Junge Generation in der SVP bekräftigt ihre Forderung nach leistbarem Wohnen und sieht sich in den Ergebnissen der Erhebung des ASTAT, wonach 59,9 % der jungen Südtirolerinnen und Südtiroler noch bei den Eltern wohnen, bestätigt.

Aus der kürzlich veröffentlichten Mehrzweckerhebung des ASTAT „Aspekte des täglichen Lebens“ geht hervor, dass sechs von zehn jungen Südtirolern noch bei den Eltern wohnen. Die Junge Generation in der SVP nimmt dies zum Anlass, um ihrer Forderung nach leistbarem Wohnen nochmals Ausdruck zu verleihen. „Junge Menschen wohnen häufig nicht freiwillig unter einem Dach mit ihren Eltern. Hohe Miet- und Immobilienpreise erschweren ihnen den Weg zum Eigenheim. Hier gilt es Maßnahmen zu setzen“, meint JG-Vorsitzender Stefan Premstaller.
Die JG fordert seit Jahren, dass Wohnen in Südtirol für junge Menschen leistbar werden muss und schenkt diesem Thema auch im Wahlprogramm für die Landtagswahlen erhöhte Aufmerksamkeit: „Wir fordern, dass es jungen Südtirolerinnen und Südtirolern möglich sein muss, sich ein Eigenheim zu leisten und dass die Schritte zur Eigenständigkeit mit entsprechenden Rahmenbedingungen ermöglicht werden,“ erklärt JG-Kandidat Alex Fischer. Beispielsweise könne eine Jugendquote bei der Vergabe von WOBI-Wohnungen mit einem günstigen Mietzins das Sparen auf das Eigenheim erleichtern und trotzdem den Auszug aus dem Elternhaus und das Wohnen auf eigenen Beinen ermöglichen.
Auch das Anpassen des Bausparmodells, um dessen Attraktivität zu steigern, und das Fördern alternativer Wohnmodelle wie Cohousing stehen auf der Agenda der JG, allerdings fordern die Vertreter, dass alle Maßnahmen im Sinne der Nachhaltigkeit ergriffen werden müssen. „Der Erhalt unserer Landschaft liegt uns am Herzen, daher muss bestehender Wohnraum optimal genutzt und bei der Planung von neuem Wohnraum sorgsam vorgegangen werden,“ gibt JG-Kandidatin Jasmin Ladurner abschließend zu bedenken.

Im Bild v.l.n.r.: Alex Fischer, Jasmin Ladurner und Stefan Premstaller.  

 

 

 

 

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